Alimentazione vegetariana e vegana
Di una cosa possiamo essere certi, ovvero che negli ultimi tempi è cresciuto a dismisura il numero delle persone che, per un motivo o per un altro, hanno deciso di apportare profondi cambiamenti alla propria alimentazione, abbandonando categoricamente non solo il consumo di carne e di tutti gli alimenti di origine animale, ma interrompendo anche l’assunzione di prodotti come uova, formaggi, latticini, miele, che implicano uno ‘sfruttamento’ degli animali e delle loro potenzialità. Parliamo di vegetariani e vegani, due profili nati già molto tempo fa, ma che soltanto recentemente sono tornati alla ribalta nel mondo dell’alimentazione.
C’è tuttavia chi ancora fa un po’ di confusione tra queste due ‘figure’, ovvero quella del vegetariano e quella del vegano, ed in effetti sulle prime potrebbe sembrare che si parli della stessa cosa, ma non è così; infatti, si definisce vegetariano colui che non mangia (per scelta) carne, pesce, volatili, crostacei, molluschi, figura simile a quella del vegano che, oltre a ciò, esclude categoricamente dalla sua dieta anche cibi come latticini, uova, miele, formaggi, in quanto prodotti rivcavati dallo ‘sfruttamento’ degli animali, principio che assume più la forma di un pensiero filosofico e di uno stile di vita che altro.
Quando nasce il ‘vegetarianismo’?
Stando ad alcune testimonianze ritenute abbastanza attendibili, risulterebbe che le prime pratiche di ‘alimentazione vegetariana’ risalgano addirittura al sesto secolo a.C., quando alcune popolazioni dell’Antica Persia prima, e dell’Asia Centrale poi, le misero in atto come predicava il profeta Zarathustra, una sorta di messia vegetariano che professava non violenza. Successivamente, anche altri grandi movimenti religiosi come buddismo e taoismo iniziarono a diffondere tra i propri adepti la concezione del vegetarianismo, e fu così che il fenomeno prese subito piede.
Nel periodo storico che va dall’Antica Grecia al Medioevo invece, la carne veniva consumata con limitazioni; ogni individuo poteva infatti contare su un consumo medio di circa uno o due chili l’anno, e la carne che si consumava veniva macellata seguendo dei riti sacrificali ben precisi, senza i quali si sarebbe caduti nell’animalità. Pollame, latticini, pesce, ed uova, venivano invece consumati regolarmente e senza nessuna limitazione, anzi le quantità erano anche abbastanza considerevoli.
Il pensiero ‘vegano’
La domanda sorgerebbe spontanea: ma se non mangiano carne, pesce, pollame, uova, latticini, formaggi, e tutti gli altri prodotti derivati dallo ‘sfruttamento’ degli animali, di cosa si nutrono i vegani? La risposta si ottiene semplicemente tramite un processo di deduzione; l’alimentazione dei vegani è costituita esclusivamente da verdure, cereali, bacche, germogli, alghe, e frutta di tutti i tipi e, per quanto concerne i liquidi che ammettono nella loro filosofia, il latte comune viene sostituito da bevande a base vegetale fatte con soia, mandorle, cocco, farro, nocciole, avena, riso.
Come accennavamo prima, più che una dieta il veganismo va considerato come una sorta di ‘credo spirituale e filosofico’ nato nell’assoluto rispetto della categoria animale, della quale non bisogna assolutamente approfittare; esistono addirittura persone che applicano questa filosofia anche in altri campi della vita quotidiana, incluso quello dell’abbigliamento, rinunciando categoricamente ad indossare capi prodotti con fibre o pelli animali, ed utilizzando esclusivamente invece tessuti ottenuti con fibre vegetali e sintetiche.
Benefici e rischi per la salute
A livello nutrizionale si sono sviluppate numerose teorie su quanto possa giovare una dieta esclusivamente vegetariana o vegana, e quanto invece possa nuocere alla salute. Sono molti i nutrizionisti ed i dietologi che affermano in modo convinto che non si può vivere senza incamerare le sostanze nutritive contenute nella carne, nelle uova, nei latticini, nel pesce, e che un essere umano che non contempla questi alimenti nella sua dieta è fondamentalmente un essere umano debole.
Pesce, carne, e prodotti di derivazione animale, sono infatti ben carichi di proteine, delle quali l’organismo umano ha sempre bisogno, e ciò non si può assolutamente trascurare; se infatti per certi versi un tipo di alimentazione vegetariana o vegana può dare, specie nei primi anni in cui si segue una dieta di questo genere, una netta sensazione di benessere e di leggerezza, a lungo andare porterà certamente ad un indebolimento del fisico, che non potrà contare sul quel vigore e quella forza che invece è capace di generare quando non mancano le proteine.